L’Istituto Montessori: Scuola della ragione, della responsabilità e della libertà.

7 Settembre, 0206 Archiviato in News

Apriamo lo scenario del nuovo anno scolastico augurando a tutti i nostri studenti, da quelli della scuola dell’infanzia a quelli degli istituti superiori, il migliore successo scolastico e professionale. Assicuriamo tutti i genitori  che il punto di forza di tutta la non facile impresa di questo nuovo anno di lavoro sta soprattutto nella garantita volontà pedagogica  e sociale del corpo docente dell’Istituto, che concepisce ruolo e funzione come costante impegno al superamento dell’anacronistica attività di passiva trasmissione di contenuti statici e inattuali, ancora generalizzata in non poche scuole nazionali, sostituendola con la didattica scientifica montessoriana, fondata sull’arricchimento attivo del patrimonio culturale per effetto dell’esercizio costante dell’autonomia di giudizio che riconosciamo indistintamente ad ogni allievo.

Il Piano generale dell’offerta formativa, anche quest’anno, continua a caratterizzarsi per la sua equilibrata filosofia pedagogica che si sostanzia operativamente nella didattica comunicativa, dialogica ed euristica del sapere, che si esprime soprattutto nell’esercizio della soluzione dei problemi che i docenti propongono, semplificano e schematizzano alla luce della cultura, esperienza e dotazioni personali, motivando e stimolando gli allievi affinché diano le loro risposte critiche e personali, oggi a scuola e domani nella società.

Alla base di ogni intervento vengono considerate quali condizioni essenziali per la riuscita di tutta l’impresa educativo–formativa la costante attenzione ai bisogni e interessi dei singoli alunni, le loro differenze e le loro individualità per agevolare il loro responsabile protagonismo nell’apprendimento, grazie anche alla sperimentata imprescindibile collaborazione delle famiglie.

Su queste basi lavoriamo in sincronia con la cultura contemporanea della società in movimento, che cresce troppo in fretta, e con l’attenzione al conseguimento dei traguardi pratici, allo scopo di consentire ad ogni allievo, a noi affidato, di accedere agevolmente ad una condizione sociale sempre più elevata e di prepararsi, nel contempo, ad eventuali mobilità nel suo futuro                        ambito occupazionale, al termine degli studi, in risposta alle trasformazioni del mondo del lavoro.

A nostro avviso, stanno proprio in questi presupposti il segreto del successo nella vita, il benessere sociale ed uno stile esistenziale che rendono il giovane autonomo e libero, sotto tutti i punti di vista, e gli conferiscono un’identità inequivocabile nel sociale in ragione della sua capacità decisionale.

In questa direzione, perciò, orientiamo studio, tempo libero, svago, riflessioni in libertà ed esperienze individuali e di gruppo.

Dunque, nel nostro disegno operativo per il 2006/07 abbiamo sistematicamente armonizzato programmi, programmazioni, piani di studio, attività laboratoriali, progetti integrativi di attività scolastiche ed extrascolastiche, convegni, corsi di studio e aggiornamento, partecipazione ad iniziative varie con enti istituzionali e privati, visite guidate e stage professionali.

Abbiamo messo a punto un’adeguata struttura educativa e formativa e predisposto un’organizzazione del lavoro scolastico d’eccellenza, valide e aperte al mondo che, pur privilegiando giustamente i valori perenni dell’uomo e dell’umanità, danno il conveniente peso alla visione concreta della realtà perché consideriamo l’uomo non solo nella sua essenza, ma soprattutto nella condizione esistenziale in prospettiva della sua vocazione e collocazione socio-politica ed economica di cittadino nel mondo della globalizzazione.

Un noto settimanale in copertina scrive: “Scuola indietro tutta. Maturità più severa, addio al tutor, niente riforma dei licei, inglese al palo, affondata la legge Moratti, resta il caos. L’unica novità. L’ambizione del neoministro di far tornare i genitori sui banchi”.

Noi, che abbiamo sempre ripetuto che il precedente Ministro ci ha imposto una riforma senza consultare la base, che la compilazione del portfolio era una perdita di tempo solo per adempimento burocratico, che il tutor snaturava e svuotava la pienezza della funzione docente di ogni insegnante, che non eravamo d’accordo sulle prove INVALSI, uguali per tutti gli alunni d’Italia che singolarmente sono diseguali non solo per la costituzione psicofisica individuale, ma per cultura e costumi, che le Indicazioni nazionali stanno perdendo la caratteristica transitoria, ecc. non mettiamo il carro davanti ai buoi. Per giudicare, aspettiamo che i lavori del “cantiere aperto”, come lo stesso Ministro Fioroni definisce il processo di riforma nella sua “Nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico”, arrivino ad un certo stato di avanzamento definitivo.

Non siamo, dunque, apocalittici e confidiamo in lui che si dichiara “non dirigista”, ma collaborativo e rispettoso delle “diverse autonomie” e delle professionalità “di buoni insegnanti”, fra i quali modestamente pretendiamo di essere annoverati.

Certo, partiamo per “ l’anno – ponte” immersi in un’atmosfera di confusione, disorientamento e di incertezza generale ma, fiduciosi nelle promesse del Ministro, non aderiamo a mugugni e  lamentele e faremo, motivati, il nostro lavoro.

Abituati al mutare del colore del paludamento di Minerva ogni volta che si svolge il cambio della guardia che la custodisce, non ci facciamo incantare dal look e lusingare dalle sinfonie verbali delle promesse. Attendiamo fiduciosi che finalmente dal nuovo cantiere esca fuori un edificio staticamente solido e non bisognevole da subito di ritocchi e interventi tampone.

Al neoministro auguriamo di inaugurarlo al più presto, con la speranza che finisca la manipolazione di docenti e studenti, malcapitate eterne cavie di sperimentazioni e controsperimentazioni, di riforme e controriforme rigidamente calate dal vertice, che durano all’infinito, compromettendo la già difficile impresa che i giovani affrontano per prepararsi, senza più timori di retromarce, al futuro già di per sé incerto e problematico.

Dunque, fiduciosamente in attesa, ci mettiamo in marcia, nel rispetto delle norme ordinamentali, con l’obiettivo preciso di consentire agli studenti di sviluppare, potenziare e valorizzare qualitativamente al massimo la capacità di decidere e dare risposte coerenti alle istanze del vivere democraticamente e del mondo produttivo, alla luce di una cultura sempre più ampia e approfondita, sorgente da una scuola non più malata, ma guarita perfettamente, valida e solida, che non abbia più bisogno di cacciavite, bisturi e trapianti.

Il Dirigente Scolastico

Alessandro Scognamiglio

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