Sperimentazione apprendimento precoce della lingua straniera per gli alunni della scuola dell’infanzia e del 1^ ciclo della Scuola Elementare

4 Novembre, 2002 Archiviato in News

Siamo consapevoli, egregi genitori, che viviamo in una società plurialfabetica e della comunicazione in continua trasformazione che si allarga progressivamente oltre gli angusti confini della penisola e dell’Europa verso gli orizzonti di altri continenti dove vivono popoli di altre culture e civiltà che poco conosciamo.

A sua volta, lo sviluppo della comunicazione tecnologica fa aumentare quotidianamente la possibilità di metterci istantaneamente in contatto con loro per interscambi culturali, economici, turistici, scientifici e via discorrendo, come se fossero vicini a noi.

Tanto è vero che il mondo è stato definito da Mc Luhan “Villaggio globale”. Di qui la necessità di conoscerci, relazionarci, dialogare e comprenderci mediante l’apprendimento di altre lingue.

Chi non conosce bene almeno una lingua straniera è tagliato fuori da gran parte dei circuiti dell’informazione e del mondo del lavoro, mentre difficilmente potrà conoscere realtà storiche e socio – culturali diverse dalla nostra. D’altra parte, è paradossale per noi che facciamo parte dell’Unione Europea ignorare o conoscere poco e male una lingua comunitaria e veicolare di larga comunicazione, una lingua ecumenica conosciuta in tutte le latitudini.

Perciò, nel nostro Piano dell’Offerta formativa abbiamo deciso che gli alunni apprendano con tempestività almeno una seconda lingua e la scelta è caduta sull’Inglese.

Gli attuali programmi della scuola elementare prescrivono l’insegnamento della lingua straniera a cominciare dalla classe 3^. Tuttavia noi abbiamo deciso di farla apprendere ancora prima, ossia già dalla prima classe. Ma perché tanta fretta? Due sono per noi i motivi principali. L’apprendimento della lingua straniera richiede molto tempo. Prima si comincia e meglio è. Inoltre, autorevoli studiosi garantiscono che i bambini già a quattro anni possono imparare a leggere simultaneamente due lingue. E noi, a titolo sperimentale, abbiamo incominciato dalla scuola materna, dove i piccoli apprendono l’Inglese con metodo ludico adeguato alle loro capacità. L’abbiamo anche introdotto nella prima elementare che accoglie i bambini di sei anni anche perché nell’età infantile e nella puerizia la discriminazione uditiva e l’uso flessibile dell’apparato fonoarticolatorio rivelano una maggiore efficienza rispetto agli anni successivi. D’altra parte l’apprendimento della lingua straniera fornisce anche un supporto prezioso allo sviluppo dell’intelligenza, durante le predette fasi dell’età evolutiva ritenute le piu’ plastiche.

Il Dirigente Scolastico

Alessandro Scognamiglio

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