Progetto interdisciplinare sull’Educazione alla Salute ed all’Alimentazione. Integrazione attività ed iniziative in corso.Invito dell’ASL alla prevenzione delle malattie infettive mediante la vaccinazione MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia).

8 Marzo, 2012 Archiviato in News

Con le precedenti comunicazioni, nel  ribadire la necessità di approfondire la ricerca e di intensificare gli impegni, ho evidenziato che il Progetto di cui all’oggetto  non può convenientemente conseguire gli obiettivi se ci si limita esclusivamente all’utilizzo delle risorse informative veicolate dai saperi disciplinari indicati dai programmi e dedotti dai manuali scolastici. In effetti, la cultura del benessere e della salute, a mio avviso, non  si realizza mediante lezioni e precetti astratti, ma si pratica concretamente con stili di vita ordinati, regolari e ponderati. Si assimila, inoltre, metabolizzando il benessere con la buona pratica comportamentale ed utilizzando convenientemente le capacità cognitive,emotive e volitive.

Certamente, senza le conoscenze scientifiche di base, la cultura della  prevenzione , direbbe Kant, è cieca, ma senza la pratica comportamentale si risolve in erudizione sterile, controproducente ed inefficace. Si tratta di una vera e propria impresa culturale educativa e formativa, peraltro complessa, che richiede la convergenza sinergica, trasversale e multidisciplinare di attori, operatori e competenti che integrano il contributo di differenti apporti professionali onde consentire di affrontarla da diverse angolazioni. La scuola, dunque, da sola non ce la fa. Ha bisogno della famiglia, delle istituzioni, del gruppo sociale di prossimità, di specialisti e soprattutto dell’intervento normativo ed operativo delle autorità sanitarie.

Infatti, innumerevoli ed imprevisti sono i fattori di rischio inerenti all’inquinamento, all’ambiente degradato, alla sofisticazione dei prodotti alimentari e via discorrendo. La cultura della salute diventa efficace solo se  gli allievi  si impegnano nella maturazione delle competenze che confluiscono nel rispetto soprattutto di tutte quelle regole che garantiscono la prevenzione primaria.

Ecco perché nella pianificazione dei nostri programmi finalizzati alla cultura della salute coinvolgiamo soprattutto gli allievi, le famiglie e l’intera comunità scolastica, oltre agli esperti sanitari. Costituiamo così una forza interattiva capace di affrontare con approccio sistemico, all’interno del contesto di vita ed ecologico di ogni alunno, le situazioni di criticità per rimuovere i fattori di rischio ambientale e creare le condizioni ottimali per assecondare gli opportuni processi di salutogenesi.

Partiamo dal concetto che l’attività di prevenzione deve essere ambientale e soprattutto mirata ad assicurare l’equilibrio ecologico, a partire dalla cura dell’abitazione e della scuola, che devono garantire tutte le condizioni favorevoli alla salubrità ed all’innalzamento delle qualità della vita, non esclusa la pratica della pulizia ed igiene personale e collettiva allo scopo di prevenire le malattie infettive e sociali e proteggere la salute non solo fisica, ma anche  psichica e mentale. E poiché l’igiene non va disgiunta dalla cura, ci riteniamo sempre in allarme per scoprire eventuali malattie ricorrendo a diagnosi precoci.

All’uopo, ci impegniamo non solo nella realizzazione annuale del Progetto di Educazione alla Salute ed Alimentazione, allegato al Piano dell’Offerta Formativa, ma addirittura organizziamo congressi e convegni di alto livello scientifico fra i quali cito il Congresso scientifico oncologico “Germana Ragosta”, ormai alla sua sesta Edizione, che svolgiamo ogni anno in collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori “G. Pascale” di Napoli, durante il quale il Prof. V. Iaffaioli e la sua équipe ci  rendono edotti sui risultati delle esperienze effettuate nella cura dei tumori causati frequentemente soprattutto dalla cattiva alimentazione, droga, alcool e fumo e ci danno istruzioni per la prevenzione e la diagnosi precoce.

Fra gli eventi passati, cito qui di seguito il Progetto strategico di prevenzione mirata per contrastare la diffusione dell’influenza pandemica A/H1N1V, messo a punto dall’Ufficio Studi e Ricerca di quest’Istituzione, su proposta del Servizio Epidemiologia e Prevenzione dell’ASL territoriale ed illustrato durante il Corso di aggiornamento svolto nel mese di ottobre del 2009, esteso anche ai genitori, dalla prof.ssa Anna Pignatiello, biologa e dalla Dott.ssa Giulia Colannino, ginecologa.

Fra gli argomenti trattati si sottolineano: misure igienica da osservare a casa ed a scuola; quando rimanere a casa; come comportarsi  con chi presenta i sintomi influenzali; la prevenzione mediante le vaccinazioni obbligatorie e la necessità di rispettarne il calendario. Sono tematiche che conservano tuttora la loro interessante validità.

Orbene, considerato che negli ultimi cento anni le malattie  infettive sono diminuite in Italia, grazie alla cultura della prevenzione ed alla vigilanza delle ASL, mediante le vaccinazioni obbligatorie ed il rispetto della profilassi, della disinfezione e della disinfestazione ma che, pur tuttavia, pare che l’indice della frequenza stia riprendendo quota, per negligenza ed analfabetismo sanitario di ritorno, ne deriva la necessità di frenare tempestivamente l’inversione di tendenza.

Di qui la premura del Servizio Epidemiologico dell’ASL competente per il nostro territorio, di sensibilizzare i genitori dei bambini esposti, mai vaccinati o vaccinati con una sola dose, a  contattare immediatamente il medico di famiglia ed i Centri Vaccinali dipendenti. L’Ordine di sorveglianza prot. n.200/SEP, datato 1312/2011, dell’ASL  Napoli 3 SUD, chiede, inoltre, ai Dirigenti Scolastici di invitare  alla vaccinazione MRP anche gli studenti delle scuole medie e superiori  che non hanno evidenza documentata con pregressa vaccinazione.

Pertanto, i sigg. docenti sono pregati di offrire la personale collaborazione nel diffondere il presente invito, che costituisce peraltro un segnale significativo di  reciproca interazione cooperativa nel conseguimento di obiettivi comuni tramite le strategie di reti permanenti, che quest’Istituto ha stipulato eticamente  con gli Enti ed Istituzioni nel perseguire la più importanti finalità non essenziali dello Stato moderno. Si tratta di quelle della salute e di quelle della pubblica istruzione, che insieme realizzano il benessere, il progresso ed il miglioramento della vita dei consociati, nell’autonomia dell’esercizio delle rispettive competenze, funzioni e prestazioni tecnico-scientifiche.

In effetti, Scuola ed ASL, quando operano congiuntamente, costituiscono un sistema operativo complesso che disimpegna il pubblico servizio formativo e sanitario, erogandolo con compiti, forme, qualificazioni, gradazioni e modi diversi, ma coincidenti nel fine sociale di abilitare il soggetto umano, soprattutto nell’età evolutiva, sul piano culturale-psico-pedagogico-sociale-igienico e sanitario, a prevenire le malattie, a proteggere la salute fisica e psichica, a prolungare la vita.

Su questa linea, il nostro Istituto è convinto assertore della necessità delle attività di vigilanza sanitaria scolastica che si sostanziano in azioni di presidio igienico e di medicina preventiva, che svolgiamo con progetti mirati, con eventi culturali e con la pratica quotidiana.

Il Dirigente Scolastico

Alessandro Scognamiglio

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