La Tenuta Maione “ LA GRANDE MELA” di Somma Vesuviana si trasforma per i nostri allievi in immenso laboratorio di didattica agricola secondo lo spirito della coscienza cosmica montessoriana.

10 Ottobre, 2017 Archiviato in News

Comunico  che  giovedì 12 ottobre 2017, alle ore 10,00, i nostri allievi, come ogni anno,   si trasferiranno nella Tenuta localizzata nel Comune di Somma Vesuviana per partecipare ad una complessa ma piacevole ed interessante lezione dal vivo, in mezzo alla campagna e in diretto contatto con la natura, trasformata in un’immensa ariosa e profumata  aula a cielo aperto, all’ombra di pittoreschi alberi disegnati dalla natura con le sfumature delle foglie e con i colori dei frutti autunnali. Premetto qualche considerazione educativa, sociale, economica e politica sul simpatico evento. Il Culto della mela nel nostro Istituto risale  al 2002 allorché fummo ammessi al progetto Adotta un melo lanciato  da Agritime ed Autogrill, di eccellente efficacia formativa. Ci furono affidate tre fattorie nel Trentino alle quali demmo anche il nome  e che coltivammo virtualmente per un anno intero con la collaborazione di tecnici ed operatori locali.

Fu in impresa brillante, anche… se commettemmo qualche errore agricolo. Al tempo della raccolta un folto stuolo di allievi raggiunse l’affascinante territorio della Val di Non per compiere  dal vivo i lavori terminali. Esaltante fu l’accoglienza: i promotori,  una banda musicale, autorità, operai, maestranze specializzate e cittadini diedero uno spettacolo di ospitalità cordiale durante il quale scroscianti applausi sospinsero alle stelle il morale dei nostri ragazzi e dei tre docenti che li avevano guidato nella brillante avventura. Ad abundantiam: lo storico  e meraviglioso evento fu trasmesso da un servizio, anche con interviste agli studenti-agricoltori,   dal TG 3 della RAI di Bolzano e successivamente anche dal TG 3 Campano. (I video della RAI sono registrati sul nostro sito).  Intanto, il mercato globale, flessibile e continuamente in evoluzione, richiede alla scuola di impegnarsi nell’orientare le giovani generazioni fin dalla tenera età, mediante offerte e percorsi educativi e formativi differenziati ed appropriati, all’acquisizione di nuove competenze culturali e pratiche che garantiscano un avvenire sereno, certo e giusto a ciascun individuo e quindi a tutta la realtà sociale ed economica del paese. Orbene, come ricordato, quest’Istituto già da anni è impegnato nella realizzazione di un razionale processo di sviluppo qualitativo della sua programmazione concepita come successione a spirale che si svolge progressivamente dalla scuola dell’infanzia a quello dei tre istituti secondari di secondo grado. I risultati che otteniamo sono lusinghieri in quanto in tutte le nostre operazioni educative e formative ci avvaliamo del principio interattivo mediante il quale nulla tralasciamo per portare la scuola nella vita e la vita nella scuola. Alla luce  della pedagogia della Montessori ci distinguiamo da quel tipo di scuola che apprezza la personalità dei bambini solo per l’ubbidienza che consiste nell’assurda pretesa di educare la loro volontà con la pratica della rinuncia al volere.

Talché vi s’insegnano cose inutili che opprimono l’iniziativa e la condotta. Su questa linea, paradossalmente “ li fanno parlare, scrivere, comporre, dissertare quando non hanno niente da dire; li fanno osservare quando non hanno curiosità; li fanno ragionare  senza che abbiano alcun desiderio di scoprire qualcosa”. Insomma, in tale scuola si costringono i bambini a produrre senza avere il materiale necessario.

Crescono così senza idee, con una mente disordinata e sono privi di originalità. Eppure, il bambino ha bisogno di crearsi una vita interiore. Necessita di attingere dall’ambiente il materiale da osservare, indagare, manipolare dopo aver accertato legami logici fra le cose. Quindi l’Istituto Montessori non ha nulla da vedere  con quelle scuole che  si caratterizzano come opifici di travaso e di ripetizione meccanica in quanto non costringe gli alunni, che sono diversi l’uno dall’altro, ad assumere allo stesso modo, allo stesso ritmo e nella stessa quantità le informazioni e le conoscenze, come pretenderebbero le agenzie valutative estranee alla scuola militante  con  prove discutibili che  infiltrano nella sua seria e specifica attività personalizzanti su misura. Al contrario, realizziamo il nostro indiscusso successo, ancorati all’infallibile criterio della differenziazione progressiva, correlata alle capacità ed esperienze personali nel realizzare quelle potenzialità e dotazioni individuali che occorrono per integrarsi, mediante benessere ed equilibrio, con l’ambiente di cui assicurare lo sviluppo sostenibile. Su questa linea creiamo ogni situazione che  consenta al bambino di svolgere la libera attività e le manifestazioni spontanee, consentendogli di manipolare e di fare. Con gli esercizi di vita pratica e con le numerose iniziative all’aperto nel giardino ed in campagna lo sottraiamo alle coercizioni della vita artefatta che inquina la convivenza e condiziona negativamente l’equilibrio dello sviluppo infantile. Gli consentiamo di vivere nella natura, immerso nell’aria pura e profumata della campagna. Là dove, senza mai stancarsi, si libera dalla noia, felice di corrispondere con la terra utilizzando proficuamente i canali sensitivi, le energie muscolari bisognose di movimento e la brama di esplorare, agire e fare con gioia  nuove e dirette esperienze per appagare all’aria aperta e salubre lo spirito infantile, frenato e condizionato dai divieti vigenti nell’agglomerato urbano che gli sottraggono quel vigoroso benessere con le sue salutari ricadute sulla psiche, mente e spirito, che si gode tra prati, fiori, alberi, frutti, animali, ecc.

Sollecitato, quindi, dall’intimo, il bambino in campagna a diretto contatto con la natura allarga il campo della percezione che a sua volta si risolve in forza dinamica che alimenta lo sviluppo dell’intelligenza e la formazione delle prime  idee fondamentali, nonché l’espansione delle abilità sociali con l’evoluzione della capacità di instaurare rapporti franchi e positivi con gli altri e la natura stessa. Questo legame meraviglioso, intuito dalla Montessori, che unisce la persona  con la natura, la biosfera e l’ambiente è il filo conduttore che trasmette la massima potenzialità educativa che viene da noi utilizzato con i nostri allievi nei percorsi di apprendimento  dall’infanzia all’adolescenza  compresa, la cui chiave di volta è il valore formativo del corretto uso delle mani, ossia del sapere, del fare e del saper fare , per saper essere.

Quindi, dopo il coinvolgente successo della Sagra dell’Uva, manifestazione svolta all’insegna degli ideali dell’UNESCO, una settimana fa durante la quale nel giardino dell’Istituto è stata effettuata, con entusiasmo, gioia creatività e vivacità, la vendemmia con le sue successive fasi per la produzione del vino, è ormai in arrivo il giorno 12  ottobre 2017 anche quella della Mela Annurca Campana, che avrà luogo con la divertente escursione culturale a piedi nella Tenuta “LA GRANDE MELA” del titolare Nunzio Maione, ubicata nella aprica campagna vesuviana-sommese, immersa in uno scenario naturale fantastico e meraviglioso. Subito all’opera soprattutto i bambini della scuola dell’infanzia e quelli del primo ciclo i quali dimostreranno montessorianamente  come la mano è l’organo dell’intelligenza nel compiere attività manuali per scoprire un mondo ancora ignoto a loro, per conoscere la natura e per incominciare a formarsi la coscienza ecologica. Saranno accolti da agricoltori ed esperti i quali spiegheranno concretamente con dialogo vivo e pratico perché l’agricoltura deve essere considerata generatrice di civiltà e progresso soprattutto per effetto dell’educazione alimentare ed ambientale nella prospettiva del rispetto dello sviluppo sostenibile. Metteranno tutti in contatto esperienziale diretto con una vasta varietà di frutta e verdura, fornendo informazioni dettagliate sulla coltivazione e difesa antiparassitaria e anticrittogamica, sui valori nutrizionali, sulle proprietà organolettiche, sui trattamenti e conservazione. Ma la “regina” che regna nella Tenuta e che terrà tutti col fiato sospeso per lo  stupore, il fascino e la seduzione che genera negli ammiratori è la” Mela Annurca”, che è un frutto a Indicazione Geografica Protetta. I nostri allievi rimarranno stupefatti nell’ammirare i numerosi e vasti melai con innumerevoli mele al sole, attratti dalla loro bellezza,  dalla loro forma e colore, dalla loro pelle liscia e cerosa, gradevole al tatto e gustosa al palato. Sarà loro spiegato che la mela per le  miracolose sostanze che ci offre “leva il medico di torno”. Infatti, con la maturazione si trasforma in medicina naturale che previene i tumori e cura tante malattie. Qual è il suo insegnamento per vivere sani?- Nei rapporti relazionali fra natura, ambiente, salute e alimentazione, è quello di mangiare ogni giorno la rossa  Mela Annurca prodotto tipico della Campania – ci dirà l’imprenditore Nunzio Maione. Ci spiegherà la tecnica per farle arrossire e tanto altri modi di trattamento per farle durare a lungo , ossia fino all’estate. Illustrerà perché la Grande Mela è diventata  un’azienda  di alto livello nella produzione e commercio all’ingrosso di frutta e ortaggi freschi e conservati. L’impegno, la pazienza e la solerzia, la premura e l’amore per la natura, la preoccupazione per la salute di tutti e la passione per i prodotti della campagna campana sono alcune delle caratteristiche che fanno giudicare l’Azienda leader nel settore, di cui tutti, non solo i grossisti, apprezzano le premure legate alla selezione, alla qualità, alla bontà ed alla tracciabilità. Il dialogo con il titolare sarà, fra l’altro, di sprono ai ragazzi forniti di potenziali attitudini ed inclinazioni a coltivare l’interesse per la natura e diventare possibilmente agricoltori o professionisti impegnati nella creazione e nell’utilizzazione commerciale dei prodotti della terra. A tutti gli altri raccomanderà di vivere concretamente la natura per far sbocciare in se stessi e coltivare la coscienza cosmica, fondamentale per la regolare vita di relazione sociale e con le altre creature mediante rapporti interdipendenti.

Il Dirigente Scolastico

Alessandro Scognamiglio

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