Visita didattica alla rinomata Azienda Agricola “ La Grande Mela” Maione di Somma Vesuviana il giorno 11 ottobre 2018.

11 Ottobre, 2018 Archiviato in News

E’ noto che noi montessoriani unescani, fra i principi essenziali che regolano tutte le nostre attività educative e formative, ci ispiriamo con convinzione concreta e cosciente a quelli universali della necessità del rapporto fra i bambini e la natura. Talché, la consideriamo la fonte più diretta ed inesauribile di occasioni e di materiale spontaneo ed affascinante per aiutare i bambini ad apprendere ed educarsi autonomamente. Essendo gli istintivi osservatori curiosi della natura, dobbiamo incoraggiarli e sostenerli nei loro sforzi per conoscerla concettualmente, facendoli calare nella realtà concreta con chiarezza e coscienza per sentirla, vivere e rispettare insieme a tutte le sue meravigliose creature ed ai beni che produce. Su questa linea, con la ricerca azione e con l’esperienza diretta trovano nella natura il terreno adatto e più fertile anche per coltivare la maturazione delle potenzialità soggettive, non solo formative ma anche educative, tramite la mobilitazione della sfera emotiva e la soddisfazione degli istinti più vivi dell’animo e quindi del loro spirito. Allo stesso tempo si esercitano a corroborare il fisico ed equilibrare la condotta ed il comportamento mediante lo sviluppo della libertà e del benessere, che si svincolano dalle restrizioni e divieti degli agglomerati cittadini, dalle malsane  emissioni della tecnologia, prodotte dagli espedienti sofisticati della convivenza forzata che inquinano il clima e la serenità. Il contatto con la natura, pertanto, promuove ed alimenta la salute, la conquista della libertà, dell’autonomia, dell’indipendenza e dell’identità stimolando la voglia di vivere e di agire, mentre fa consolidare i valori della responsabilità e del rispetto. Tant’è che i nostri allievi, nelle numerose attività rurali precedenti, hanno sempre di più consolidato l’amicizia

e l’affiatamento non solo fra loro ma anche con la vita che regola gli esseri viventi della fauna e della flora, memori dell’insegnamento sull’amicizia che ereditiamo da Aristotele e Cicerone, i quali asseriscono che essa è un valore universale in quanto si sostanzia nell’utile, nel piacere e nel bene comune, soprattutto nei rapporti umani. Per tutte queste ed altre ragioni noi montessoriani ed unescani consideriamo la natura come l’ambiente eccellente di apprendimento in quanto offre enormi potenzialità educative, infiniti strumenti naturali e vitali, nonché l’accesso ad una molteplicità di opportunità formative coinvolgenti ed affascinanti che facilitano con sensibilità e consapevolezza la maturazione al saper fare in modo globale e permanente, come vuole l’UNESCO fin dal 1972 col rapporto Faure. Orbene, quest’Istituto, sempre attento alle scoperte delle discipline delle neuroscienze, esegue, anche se nei propri limiti, sperimentazioni sulle funzioni della multidimensionalità e della multimedialità specialmente dei bambini più piccoli, soprattutto quando sono liberi nel giardino di dare sfogo alla loro curiosità stuporosa e quando sono impegnati nella ricerca azione durante le visite guidate nelle campagne circostanti. Le osservazioni dei curiosi “contadinelli in erba”, intenti nelle loro piacevoli attività campestri, ci confermano che la natura è il laboratorio  più adatto che consente di mobilitare spontaneamente e con vivo interesse ludico apprenditivo, facendo interagire armonicamente e autocontrollandoli i quattro aspetti  dell’essenza dell’unità della persona ossia, la cognizione, l’emozione, la motivazione ed il comportamento, che costituiscono insieme il tutto delle funzioni necessarie nello sviluppo, nell’accezione olistica, che non ammette scissione ed isolamento dei quattro  aspetti della persona, la cui imprudente separazione, sempre in agguato nelle scuole mal gestite per effetto di maldestre direttive autoritarie, precipitate dall’alto, può causare danni irreparabili e sconcertanti, nonché deficit neuropsicologici nell’apprendimento, per effetto dello scollamento progressivo. Mi sono limitato soltanto a descrivere  alcune delle idee-forza della nostra filosofia pedagogica di ispirazione montessoriana ed unescana, che costituiscono la trama essenziale della nostra missione educativa con la quale, incentivando il rapporto del bambino con la natura, di cui secondo la Montessori è osservatore spontaneo, lo aiutiamo a costruire la sua identità, scoprendo la sua morfologia, conoscendo i suoi frutti, vivendola all’aria aperta e salutare, giocando, agendo, operando nel regno vegetale ed animale. Il bambino fin dall’infanzia, attivando sensi e moto incomincia ad assorbire conoscenze fondamentali. Orbene, fra tanti fenomeni, la Montessori sperimenta che il bambino nel lavoro in campagna preferisce quello del raccolto rispetto alla semina. Ed allora, eccoci alle mele. Tanto premesso, comunico che i nostri allievi, alla luce delle presenti considerazioni, il giorno 11 ottobre 2018 per accrescere il sentimento della natura  nell’ambito dell’educazione cosmica, che si fonda sull’interdipendenza fra le creature, effettueranno la consueta e interessante visita didattica ed operativa all’azienda Agricola La Grande Mela di Somma Vesuviana, ripetendo le modalità apprenditive esposte, in occasione della precedente visita, effettuata il 12 ottobre 2017, nella mia comunicazione divulgativa di due giorni prima,  dal titolo “ La Grande Mela di Somma Vesuviana si trasforma in immenso laboratorio   di didattica agricola secondo lo spirito della coscienza cosmica montessoriana”. Pertanto, considerato che l’evento si svolgerà  ritualmente secondo come descritto in tale comunicazione, rimando cortesemente i destinatari della presente a consultarla sul sito web  alla pagina dell’Istituto, dove è archiviata nelle news del mese di ottobre 2017. Per chiudere in letizia sul valore anche spirituale della mela, riporto una sorprendente e stuporosa notizia. Durante la festa di San Francesco ad Assisi nei giorni scorsi migliaia di pellegrini della Campania col cardinale Sepe hanno offerto 500 litri di olio per  tenere accesa l’intero anno la lampada votiva al Santo. Ebbene, accanto alle celebrazioni liturgiche, con amorevole solidarietà, è stata effettuata la distribuzione di centinaia di mele per merenda. Sono state donate dalla Coldiretti della Campania con disponibilità molte significative come, ad esempio, il sentimento di amicizia e  fraternità di alta eccellenza spirituale ed il rispetto che si nutre per il prelibato frutto che, a sua volta, ci nutre con i suoi valori organolettici che esaltano il morale e combattono lo stress psicofisico, assicurando la salute e la nostra forma fisica. Che ne dite dell’entusiasmante messaggio carismatico di benessere, di bontà, pace e generosità, affidato dalla natura alla mela, frutto pertanto prescelto per rendere gradevole l’esultanza gioiosa dell’agape francescanamente solidale durante la sosta dei pellegrini ad Assisi che ci fa ricordare il Cantico delle Creature di San Francesco, che è inno alla vita ed al senso armonico di fratellanza fra l’uomo e tutte le creature del creato fra cui la nostra terra che ci nutre e sostiene con i suoi diversi frutti?

Da parte nostra siamo vivamente grati all’Azienda Maione che ogni anno si trasforma per un giorno  in laboratorio didattico naturale di benessere ed in scuola di valori umani, utilizzando la mela annurca come delizioso strumento polivalente di apprendimento diretto che apre la mente ed i sentimenti alla comprensione di tanti segreti della vita rustica e di quella civile mediante la  squisitezza e dolcezza che dona alla realtà psicofisica umana, come specificato nel contesto della presente comunicazione.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.Dott. ALESSANDRO SCOGNAMIGLIO

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