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Categoria: Eventi
Musical di fine anno scolastico NAPOLI E’ UN PARADISO DOVE CIASCUNO VIVE IN UNA SORTA D’EBREZZA OBLIOSA ASSORTO IN UNA PAZZA GIOIA (J. W.Goethe). auditorium "Biagio Auricchio"

Siete tutti calorosamente invitati dai nostri allievi ad assistere al fantastico, divertente, distensivo e variegato musical culturale, che hanno per voi preparato per dimostrarvi la loro gratitudine con la rivelazione diligente e talora ironica delle eccellenti competenze maturate durante l’anno scolastico da meritare elogi e riconoscenze per la serietà e la responsabilità impegnate durante il proficuo arricchimento del percorso di studio che si è esteso anche oltre la scuola. Si esibiranno stupendovi con colori e calori vivaci in un pregevole spettacolo culturale, divertente, distensivo ed edificante, elaborato con una singolare sintesi creativa in tre atti, composti da alcuni quadri ed episodi che condensano abilmente la storia delle radici e dello sviluppo della civiltà napoletana con la crescita dei valori umani, che costituiscono le fondamentali caratteristiche identitarie dell’attuale fisionomia del popolo pacifico, sereno e laborioso della città partenopea, decantata in tutti i tempi da innumerevoli illustri ed eminenti esponenti della cultura, dell’ arte, della scienza, della politica, dell’economia ed altre branche del sapere. Lo spettacolo, quindi, prenderà avvio dalla rappresentazione delle origini della città, desumendole dalla leggenda, secondo la quale le sirene Partenope, Ligeia e Leucosia, avendo perduto una gara di canto, superata da Orfeo, furono trasformate in tre scogli. Tuttavia, i piccoli attori osserveranno che esistono altre varianti sul mito delle sirene fondatrici della città e che non sono pochi gli storici che concordano nel sostenere che Neapolis fu fondata dai cumani nel secolo VI a.C. . Comunque, già con ì Greci la città incomincia a dimostrare le sue caratteristiche aurorali di un ordinato centro storico secondo un rudimentale piano regolatore, in quanto fu costruita in conformità di una mappa caratterizzata da tre strade principali “i decumani”, intersecate da strade minori perpendicolari. Non furono poche nei secoli le guerre che tormentarono la città fino al 7 settembre del 1860, allorché Garibaldi entrava in Napoli, mentre il Borbonico re Francesco II riparava a Gaeta.

Decanteranno poi le bellezze naturali e l’amenità dei luoghi che, già alle origini alcuni secoli a.C., furono prescelti ed amati dai nostri avi immigrati da altre terre in quanto giudicati più belli e salubri dei territori allora conosciuti, da presceglierli come paradisi ricreativi, distensivi ed ameni per villeggiare e svagarsi. Fra questi i più preferiti risultarono il nucleo urbano, le località costiere e le nostre terre alle pendici del Vesuvio, là dove gli antichi trovarono beni e valori vitali della natura, oltre che piacere e benessere climatico. Esalteranno le testimonianze del patrimonio artistico riferendosi ai reperti collezionati nei musei che risalgono addirittura al periodo neolitico, all’età del bronzo ed a quella della civiltà preromanica. Quindi, il secondo atto sarà dedicato al racconto del recupero e della conservazione della memoria storica, alimentata dalle conoscenze acquisite durante i coinvolgenti percorsi e itinerari didattici delle visite guidate nei luoghi storici, caratteristici e negli edifici che custodiscono beni culturali ed artistici, compresi i meravigliosi segreti del territorio sotterraneo della città. Con la drammatizzazione rievocheranno esperienze, emozioni e meraviglie. Talché, stimolati dall’antropologia culturale comparata, esalteranno i modelli comportamentali ed espressivi, evoluti con l’andar del tempo, che contraddistinguono le caratteristiche sociopsicologiche e individuali del popolo napoletano. Le hanno dedotte dallo studio, dalle ricerche e dal dialogo ideale sulla vita e sulle opere di eminenti personalità, anche se non autoctone, innamorate e affascinate come Ulisse dalla Sirene, già menzionate. Soprattutto dai loro preziosi proverbi ed aforismi, che costituiscono ormai l’essenza della fonte della sapienza popolare, degli usi, costumi e tradizioni, nonché dall’ispirazione di poeti, scrittori, cantautori, musicisti e altri artisti teatrali e cineasti, i nostri piccoli attori, emozionati ed entusiasmati dai messaggi del buon senso, dell’ilarità e dai valori etici universali che veicolano, sono passati al lavoro di preparazione ed alle prove. Aiutati dalla solerte passione dei loro docenti, coordinati dalla sperimentata regia della professoressa Carla Caprio e coadiuvati dai Proff. Boccarusso Nello e Guerriero Bianca, hanno quindi ideato la sceneggiatura del presente musical, affascinati da una dirompente espressione affettiva dell’eccellente drammaturgo tedesco di fama mondiale J.W. Goethe. Il quale, durante il soggiorno a Napoli, nel Viaggio in Italia, con precipitosa scarica stuporosa ed emotiva, proietta irrefrenabilmente l’energia impulsiva dei suoi sentimenti, consolidati poi con la sua passione per la Città, mediante l’imponente esclamazione: Napoli è un paradiso dove ciascuno vive in una sorta di ebbrezza obliosa. Così è per me, non so riconoscermi, mi pare di essere un altro!

Ebbene, termino qui quest’invito per non ostacolare la vostra meravigliosa, sorprendente e divertente attesa, che sarà indubbiamente soddisfatta dall’annunciato interessante spettacolo, che farà trasformare anche ogni spettatore altro da stesso, mediante l’effluvio del divertimento, che creeranno gli ingegnosi nostri piccoli artisti, soprattutto tramite l’incontro con la musica, le canzoni e l’arte coreutica napoletane.  Nel loro aiuto riporrano l’auspicio di riportare a Napoli il Sole mio di E. A. Mario, per frenare e tamponare la malinconia tenebrosa  dell’escalation della violenza minorile, che la sta colpendo al cuore, deturpandola sacrilegamente col trasformarla in incompatibile zona del far west. Metteranno in rilievo e valorizzeranno la struttura dell’etica sociale del passato, le capacità creative del pensare, le modalità di comunicare principi, credenze appassionate ed emozioni, col sano piacere della tolleranza e del rispetto reciproco nel godimento della vita individuale e relazionale, che hanno resa celebre la suggestione del prestigio storico della cultura partecipativa solidale e della simpatia dei napoletani. Infine, non posso astenermi dal concludere che, chiudendo questa comunicazione, provvidenzialmente mi  è venuto incontro un inopinabile sostegno, robusto e indelebile, da Il Mattino di domenica 19/5/19, sul quale nell’intera pagina 16 dal titolo “Tra amore e musica il mio canto per Napoli”, il giornalista Andrea Spinelli dialoga con Andrea Bocelli, riconosciuto ormai il cantante solista di maggiore successo nella storia della musica classica, il talento per eccellenza, il più celebre campione, l’artista numero uno per fama mondiale, insomma il mito fenomenale della lirica, in occasione dei due  recital lirici per i giovani studenti al teatro San Carlo “sul cui palco -dice l’artista- ci sono dei fantasmi, sono fantasmi amabili, sono la nostra storia, un patrimonio culturale che ha fatto grande il nostro paese… perché le romanze popolari napoletane sono un concentrato di bellezza e di espressività, sono un patrimonio dell’umanità e d’umanità sono intrise. Le canto da sempre”.

Gli allievi dell’alberghiero addolciranno gli ospiti con le loro delizie pasticciere. Buon divertimento da questa comunità montessoriana.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.Dott. ALESSANDRO SCOGNAMIGLIO