AUGURI di SERENA e SANTA PASQUA 2015.

27 Marzo, 2015 Archiviato in News

La celebrazione del mistero della Pasqua di Risurrezione è la più grande solennità dei cristiani. Ci ricorda che Cristo risorge per noi vittorioso, passando dalla morte alla vita. Pertanto, ci redime dal peccato e ci libera dalla morte con la Sua grazia della salvezza, garantendo la certezza che anche noi un giorno risorgeremo in quanto, come ha assicurato qualche giorno fa Papa Francesco, nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio. A tale grazia dobbiamo però rispondere col passaggio a quella vita nuova che ci indica il Maestro divino nel Suo Vangelo col rispetto responsabile dei valori universali, vissuti con la spiritualità nel cuore e nella mente, fra cui: la fede, quale luce che deve illuminare la strada che conduce alle porte del Regno di Dio, là dove ci sarà svelato il mistero della redenzione; la speranza nella giustizia giusta e la pratica della carità e del perdono mediante l’affinamento della coscienza comunitaria.

Questa deve essere considerata da noi come guida sicura per trovare l’equilibrio solidale per la personale elevazione spirituale e morale che ha per meta il conseguimento del bene non solo personale di ciascuno ma soprattutto di quello del prossimo. In questo quadro, la Pasqua ci ricorda che i valori della persona, quale immagine di Dio, confluiscono nell’apertura agli altri, caratterizzandoli come libertà responsabile che accetta una legge morale universale valida per tutti in una società fondata sull’etica in cui, come scrive il filosofo Ficthe (che cristiano non era) l’io deve vedere se stesso negli altri e promuovere un’unificazione con i propri simili più salda nell’intimo sentire e sempre più vasta quanto all’estensione.

Il filosofo francese Jacques Maritain, a sua volta, precisa che “i popoli hanno bisogno di comprendersi e hanno bisogno di amarsi”, aggiungendo che  la necessità di amare si soddisfa fraternizzando. Ma… a ben riflettere, è Cristo stesso, che ci ha redento, a lasciarci il suo infallibile e perentorio messaggio: AMATEVI L’UN L’ALTRO COME IO VI HO AMATO. Questo è il Suo comandamento!

Ed il Papa Leone XIII commenta che “l’uguaglianza e la fraternità vera fra gli uomini, Gesù Cristo fu primo ad affermarle; ed eco di questa voce divina furono quelle parole degli Apostoli: non esservi al mondo né Giudeo, né Greco, né Barbaro, né Scita, ma tutti fratelli di Gesù Cristo”. Sicché, fatto salvo il pluralismo ideologico e religioso, come pure le fisionomie nazionali  ed etniche, in buona sostanza rispettiamo tutti gli esseri umani, senza distinzione, in quanto  ci consideriamo  suoi coeredi  perché eredi di un unico Padre comune, DIO.

Alla luce di queste edificanti riflessioni, la Dirigenza Gestionale e quella Scolastica esprimono, in particolar modo ai Sigg. Destinatari di questo messaggio, ed in generale a tutta l’umanità, i più fervidi auguri di Buona Pasqua. Invocano Gesù, il quale risorgendo consola e dà vita, affinché ispiri tutti i popoli, secondo il bisogno, al rispetto reciproco e della dignità umana, alla concordia, alla fratellanza, alla comprensione, allo spirito della solidarietà, alla tolleranza, al perdono, alla misericordia, alla pace nella verità ed alla serena ed operosa convivenza.

Sono questi tutti ideali religiosi, morali, legali, civili ed esistenziali che oggigiorno vengono minacciati o violati mediante atroci e terrificanti sofferenze inferte da parte di non pochi fanatici ed egoisti che profanano la sacralità della vita di innocenti mediante malvagità disumane, che si risolvono in attentati contro i tesori della cultura e della civiltà, contro il bene comune e dei singoli cittadini. A sua volta, l’aria di sconforto, aggravata nondimeno dal malaffare, dalla corruzione, dallo sperpero della spesa pubblica improduttiva, ci induce ad augurarci a vicenda di confidare in Cristo risorto. Lo imploriamo affinché ci conforti e ci aiuti donandoci le energie spirituali per affrontare le avversità dei malvagi onde strapparli al male e riportarli sulle vie della rettitudine e della riconciliazione. Lo supplichiamo affinché ci conceda che insieme possiamo vivere in pace ed assicurare alle giovani generazioni un sincero futuro di benessere individuale e comune, concreto e reale. Lo preghiamo affinché ci liberi definitivamente da ogni ingannevole, fumoso, illusorio, vacuo e deplorevole annuncio, slogan, promessa e proclama logorroico, nonché sofistiche proposte, sterili dibattiti e chiacchiere dilatorie di incompetenti che non risolvono la crisi etica, di valore e di identità che attanaglia e sconvolge il mondo dell’educazione e della formazione.  Del resto, siamo tutti persuasi che la società adulta di oggi ha estremo bisogno e dovere di valorizzare concretamente la  sensibilità, speranza ed iniziative e tutti quei fattori che conferiscono ai giovani la naturale vitalità per sopravvivere e spingersi preparati nel futuro con la certezza coerente di  successo. Ciò senza temere disorientamento e confusione provocati dalla moda di riforme delle riforme e controriforme delle riforme, che spesso si rincorrono col troncamento del percorso processuale ed evolutivo, elidendosi a vicenda, senza realizzare gli esiti finali attesi, con gravi ed ingiuste ripercussioni sull’ordinato e continuo svolgimento della vita scolastica e sull’equilibrio della comunità scolastica, ossia sugli alunni, docenti, non docenti  e famiglie.

Comunque, proprio  perché la vita non è facile, aderiamo e confidiamo tutti nell’augurio di Papa Francesco che ci incoraggia ad andare avanti con fede nella speranza e volontà di costruire un futuro migliore, lottando la corruzione, “che puzza”, e biasimando i disonesti e gli avventati arruffoni che, sottraendo il lavoro ai giovani, rubano la loro dignità. Comunque, tutti sono in tempo per pentirsi perché Dio è misericordioso. Ecco perché Papa Francesco ha annunciato a Napoli che a dicembre inizierà l’Anno Santo che sarà incentrato sulla misericordia e sulla giustizia divina.

Per tutto ciò, noi montessoriani  vi  auguriamo di trascorrere la Santa Pasqua con gioia ed allegria, confidando nella pace, nel perdono e nella conversione di tutti quelli che tradiscono i valori della dignità umana, affinché  da  ogni angolo della terra sparisca la perfidia e si viva in armonica tolleranza, alla luce del bene reciproco, dell’equità e della rettitudine.

Il Dirigente Scolastico

Alessandro Scognamiglio

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